Mona Caron: The Market Street Railway Mural

mona-msr07Uno stupendo lavoro della bravissima Mona Caron sui muri di San Francisco.

Vale sicuramente la pena perdere una mezz’ora per guardarlo nel dettaglio. Nelle varie pagine del sito oltre agli ingrandimenti sono affiancate foto d’epoca e più recenti che illustrano gli eventi raffigurati fino ad una ipotetica e futuribile San Francisco decisamente ecologista e nowtopiana.

San Francisco e la sua più importante strada negli anni e nei momenti più rilevanti dall’inzio del secolo ad oggi.

Cosa potrebbe uscire di un murale della stessa impostazione riguardo alla città di Roma? Fossi Sindaco glielo commissionerei subito,costi quel che costi, ma chi governa Roma è ormai da parecchio tempo che non pensa più ad abbellirla.

The Market Street Railway Mural

Mona Caron - Market St. Railway Mural

(foto Michael Rauner)

Povera Italia!

Così ieri Berlusconi ai giornalisti ai quali con tono insultante raccomnadava di “abbeverarsi alla disinformazione di cui sono protagonisti” …che dire parole sante anche se non fosse che Berlusconi li vorrebbe ancora più performanti nell’opera disinformativa.

berlusconi furiosoPer ora il suo specialista ha colpito attraverso il Giornale di famiglia prontamente fatto rimbalzare su tutti i TG aziendali e non il direttore del quotidiano della Conferennza Episcopale Italiana, Avvenire (non piangeremo per lui), ossia la voce dei cattolici, con una bella lettera anonima spacciata per informativa della Polizia.

Insomma lavoro sporco da dossier dei servizi segreti che probabilmente nella prima repubblica veniva fatto con più eleganza, meno scalpore e medesimi risultati.

Comunque sia vergogna internazionale di abitare in Italia a parte credo Berlusconi è il degno rappresentante di una buona parte di questo paese che meriterebbe di cibarselo fino in fono, ma per tutti e tutte gli altri è davvero troppo continuare a subire tutto ciò.

I tempi per la caduta sono maturi, si è parlato prima di agosto di 25 luglio 1943 riguardo ad un crollo imminente, si è avuta per un attimo paura per una svolta nella strategia berlusconiana… l’ammissione di non essere un santo ecc. che poteva essere una strategia di uscita populista, ma si vede che i sondaggi hanno detto di no.

La nuova strategia è livida, livorosa, autoritaria come non se ne vedono dai tempi dei regimi autoritari degli anni ’30. Querela a Repubblica, querele a mezza redazione dell’Unità, normalizzazione di RAI3 a partire da Report passando per la Dandini e Fazio (pure Fazio non gli va bene!!!), ad Anno Zero si parla di “affiancare” Marco Travaglio, che a quanto pare non ne vuole sapere di sottostare ai mavalà, lascia perdere imposto dagli avvocati Mediaset e continua a martellare non su Noemi ma sul conflitto di interesse, i processi, i rapporti con la mafia ecc.

Una strategia liberticidà operata orwellianamente da uno schieramento che si chiama Popolo della Libertà, che ci conduce ad un regime autoritario, che ormai si è assicurato di “informare” via TV il 70% della popolazione, dove nemmeno il trailer di un documentario, Videocracy, può passare e insinuare elementi di critica nella mente del telespettatore.

Il restante 30% si può informare ovunque su Internet, sui quotidiani critici, dai media stranieri, ma sarà minoranza.
per quanto può andare avanti così ancora?

Credo poco.

La bici in autunno

Per chi non abita in montagna l’autunno è forse la migliore delle stagioni per pedalare. Questo perchè a differenza della primavera non ci sono i pollini che possono dare fastidio alla vista e alla respirazione (più allergie ecc.).

Con l’autunno si può anche trascurare di fare scorta di acqua e bastano poche accortezze per un buon vestiario che non ci tenga troppo caldo, né però ci faccia sentire freddo (e raffreddare) nelle discese o nei tratti veloci o ci faccia sferzare da qualche ventata gelida del primo mattino o della sera.

Per quel che mi riguarda attualmente sto continuando il lavoro di bike messenger (recapiti urgenti in un’ora in bici). Continuo quindi a farmi una media di circa 80 km al giorno per circa 4/5 ore in sella.

Per questo i miei consigli per il vestiario sono abbastanza tendenti verso l’abbigliamento sportivo, anche se anche a me capita dopo il lavoro di dover presentarmi ad appuntamenti o posti dove i calzoncini corti e la maglia da ciclista sarebbero un po’ fuori luogo, così in quei giorni porto con me una t-shirt e un paio di pantaloni lunghi leggeri (tipo trekking estivo) e poi di solito trovo un posto per cambiarmi nei pressi dell’appuntamento 🙂 basta ingegnarsi, si può fare tutto.


Il vestiario autunnale

Alcune cose al riguardo le ho scritte anche per la parte “vestiario invernale” ma valgono anche per l’autunno come PREVISIONI METEO ossia consultarle per sapere se durante la giornata sia prevista pioggia o meno e per dare un’occhiata alle temperature. In autunno possono capitare giornate molto fredde ma anche alcune particolarmente calde.
Siti con previsioni ben fatte: Epson MeteoKataweb (Roma)

Come per l’inverno l’obiettivo principale è non far passare acqua e aria fredda e nello stesso tempo continuare a far traspirare il corpo altrimenti con giacche impermeabili non traspiranti corriamo il rischio di una specie di effetto busta e iniziamo a sudare troppo fino a bagnarci completamente. Questo con il freddo è rischioso. Ugualmente con vestiario caldo, ma che viene attraversato dal vento, alla prima discesa o appena aumentiamo la velocità l’aria fredda ci colpirà raffreddandoci.

Detto questo c’è però da dire che in autunno la pioggia non è in agguato tutti i giorni, anzi passano intere settimane asciutte o in cui si può schivare il temporale magari aspettando 10 minuti che smetta di piovere. Comunque se si guardano le previsioni i giorni per cui è prevista pioggia è bene portarsi appresso una giacca impermeabile leggera (realmente impermeabile) e per questo tocca spendere qualche decina d’euro. L’ideale sarebbe una giacca traspirante di Gore-Tex leggero (Pac-Lite), ma non ne ho mai viste sotto i cento euro.
Per quanto mi riguarda dopo l’ennesima volta che la giacchetta tipo k-way da pochi euro mi aveva mollato dopo i primi 5 minuti di pioggia ho comprato una giacca antipioggia di Ferrino con cuciture nastrate, inserti riflettenti (che non fanno mai male) e alta impermeabilità. Purtroppo, come previsto e noto, traspirazione zero con relativa alta sudorazione sotto sforzo, insomma da mettere solo se la pioggia diventa davvero insistente.

Tessuti/Membrane traspiranti
Le marche di vestiario sono moltissime, ma i tessuti specifici non molti, e se i capi sono stati realizzati con queste membrane particolari troverete grosse etichette che lo indicano… e anche dei prezzi notevoli.
Tra i più noti di questi prodotti ci sono il “Gore-Tex” che è una membrana impermeabile, antivento e traspirante (waterproof, windproof, breathable) e il “Windstopper” che è una membrana antivento che anch’essa continua a far traspirare il corpo.
Si possono trovare tessuti con le stesse caratteristiche anche con altri nomi, questi sono solo i più noti.
Di solito i capi fatti di questi materiali sono abbastanza costosi, ma, se usate spesso la bici, forse vale la spesa.

membrana
membrana

Insomma il capo d’abbigliamento tipico dell’autunno è la maglia in windstopper (ottima anche nelle belle giornate invernali). Che ci protegge dal vento freddo e dall’aria fredda in discesa ma che fa traspirare il corpo.

manicottiUn altro attimo di attenzione va speso per la protezione delle orecchie soprattutto nei momenti di aria più fredda. In autunno è forse ancora troppo presto per le fasce o i cappelli e ho trovato che le cuffie del walkman/Ipod ecc. svolgono alla grande il lavoro di protezione per chi è sensibile al freddo (otiti ecc.)

Per l’allenamento specifico in bici da corsa invece possono bastare i manicotti e un gilet antivento
Cosa sono i manicotti? 🙂 i ciclisti agonisti non hanno quasi mai maglie a maniche lunghe, ma sempre dei manicotti (dal polso al bicipite circa) che possono facilmente abbassare fino ai polsi e togliere in un attimo in gara appena hanno caldo.
Nella foto qui accanto Armstrong in un momento del Tour che mostra il tipico abbigliamento da corsa quando fa un po’ freddino. Manicotti gilet ecc. vanno poi infilati nei tipici tasconi posteriori delle maglie da bici una volta tolti quando ci si è scaldati a dovere.

Cosa indossare sotto?

Riprendendo lo schema dello scorso inverno… il mio vestiario è costituito da prodotti in tessuti che si asciugano rapidamente quindi anche se sudate, perchè se andate forte sudate comunque, poi si asciugano addosso in pochissimo (per questo evitare sempre per attività sportive estate e inverno il cotone dato che con il sudore vi rimane addosso uno straccio bagnato che poi in inverno non si asciuga mai).
In breve come mi vesto in autunno:

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maglia
Maglia in WindStopper, membrana antivento. Ce ne sono di varie marche sia per la bici (al solito queste sono dotate di inserti riflettenti, tasca posteriore e taglio aderente), che per l’bbigliamento da montagna.
Ce ne sono di tutte le marche che fanno abbigliamento da bici e il prezzo sta sui 70 euro circa a salire.
Sotto una normale maglia da bici di quelle che si usano anche d’estate (tecnicamente sono chiamate jersey) fa un po’ di strato e asciuga comunque subito. Costo nei negozi di bici a partire da 15 20 euro ma se ne trovano spesso nei mercati dell’usato per 2 o 3 euro.
Oppure una maglia per intimo (base layer) primo strato per attività sportive ormai con meno di dieci euro se ne trovano da Decathlon (non sono il massimo).
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mtb shorts
fondello
camo pants
messenger
Calzoncini da Mountain Bike sono tra i più belli dei calzoncini corti, hanno all’interno il fondello per il sellino e solitamente sono pensati con ottimi tasconi. Insomma nessun imbarazzo ad andarci in giro per negozi… come un po’ potrebbe succedere con i capi da bici da corsa. Costi variabili dai 25 ai 150 euro 🙂 Oppure il “tipico” messenger style pantaloncini da corsa con fondello e sopra cargo pants mimetici

Ovviamente e come noto a tutti e tutte i pantaloncini con il fondello o piattello vanno indossati senza mutande perchè altrimenti cuciture e sfregamenti e sudore durante le pedalate provocano irritazione

Buona pedalata.