The Wire

Se cercate qualcosa da vedere che valga davvero la pena, meglio di un film o di un romanzo poliziesco / noir ben scritto c’è la serie The Wire. Personaggi spessi, ben caratterizzati, i soliti ottimi attori delle fiction USA.

Allo stesso tempo conosceremo a fondo sistema scolastico, traffico di droga, politica, media, polizia e criminali di una metropoli USA. In questo caso Baltimora… che non ne esce come una ridente località del sogno americano

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Vedi anche la scheda di Wikipedia ben fatta

Avanti popolo

Morto il soldato della bandiera sul Reichstag

Abdulkhakim Ismailov, uno dei tre soldati sovietici immortalati in una famosa foto mentre innalzavano la bandiera rossa sul Reichstag di Berlino nel maggio 1945, è morto ieri all’età di 93 anni a Khassaviourt, in Daghestan,repubblica del Caucaso russo. Solo nel 1996, Ismailov aveva avuto il suo primo riconoscimento ufficiale, quando era stato invitato a Mosca al Cremlino, e l’allora presidente Boris Eltsin lo aveva insignito della Stella d’oro dell’Eroe russo “per il valore e l’eroismo dimostrato nella Grande Guerra patriottica”.
La foto è diventata una delle immagini simbolo della fine Seconda Guerra Mondiale. (tratto da Repubblica)

Il PDL crede davvero nelle donne

Caspita!

Il “buon” Berlusca ha candidato ben 4 donne come Presidente di Regione alle prossime elezioni, oltre alla Polverini nel Lazio che qualche speranza dopo lo scandalo di Marrazzo la ha, le altre sono state candidate in

  • Umbria
  • Toscana
  • Emilia Romagna

Ossia laddove la sconfitta è certa e indubitabile.

Però fanno numero… a proposito i posti buoni, quelli sicuri… Veneto, Lombardia ecc. se li stanno litigando i soliti maschioni di Lega e PDL

Avanti popolo!

ma ormai tutti/e con questi zigomi da culturista?

Islanda in rovina

Islanda

In questi giorni sto, per lavoro, sistemando un sito sull’Islanda, paese che ho visitato per un mese qualche anno fa, uno dei più bei viaggi fatti.

L’Islanda è uno dei paesi più colpiti dalla crisi finanziaria, il PIL è crollato di più del 60% e parte della popolazione vede come unica via di scampo l’emigrazione (gli abitanti dell’isola sono circa 320.000, un terzo dei quali a Reykjavik).

E’ uscito da poco un documentario ne ho trovato il trailer qua

Watchmen meglio di Avatar, ma di parecchio

watchmenMolti anni fa comprai il fumetto e ne rimasi colpito per innovazione e ironia. Ieri ho visto il film che non è male malgrado sia una storia di super eroi con scazzottate e tutto il resto.

Comunque una storia interessante ambientata in un passato recente, primi anni ottanta, nel pieno dell’era nucleare con un Nixon rieletto e gli USA vittoriosi in Vietnam.

Notevole il fatto che tutto lo scenario distopico ci viene fatto intuire nella parte dei titoli. Il finale invece un po’ barocco, ma non si può avere tutto.

Watchmen ***

Poco tempo fa ho visto Avatar, in 3d… che noia, poi il marine che conduce i selvaggi blu alla vittoria è pateticamente yankee.
Dato che mi guardavo intorno nel cinema e speravo che finisse penso che un bel 4 come voto se lo meriti, senza 3D sarebbe andata pure peggio.

Avatar *

Taxi Roma I tassinari romani sono una piaga

Perchè c’è sempre traffico a Roma? Perchè non si trova parcheggio? Perchè l’aria è irrespirabile?

Molte delle colpe sono dei tassinari romani e delle loro tariffe (le più alte d’Europa, i peggiori d’Europa).

Ovviamente faccio di tutta l’erba un fascio (sic) poi ci sono e conosco tassinari precisi, tassinari che pagano l’affitto della macchina, poveri cristi ecc. ma il 95% restante costituisce un flagello per questa città.

I taxi a Roma

Sono loro causa di parecchi dei mali di Roma e della diversità/invivibilità di Roma dal resto d’Europa.

Non voglio parlare poi delle continue “rapine” ai danni di turisti ignari a cui vengono fatti pagare prezzi folli per una corsa in taxi o di come vanno abbigliati o della loro violenza e arroganza alla guida.

A Roma, è un dato di fatto che devi avere la macchina (io non la ho, uso la bici il bus e il car sharing, ma mi rendo conto di essere una rarità insieme a qualche altro/a ciclista e fanatici del mezzo pubblico) se vuoi uscire la sera, se pensi di finire oltre il coprifuoco delle 23: 30 mezzanotte fine servizio pubblico bus/metro quando rimangono solo i notturni… allora non ti rimane che prendere la macchina (imbarcarti nel traffico e cercare un parcheggio, per me ciclista impresa inconcepibile) dato che i taxi costano tanto, ma oltretutto se tu fossi disposto a spendere sappi che sono anche molto pochi, sempre perché i tassisti non vogliono nuove licenze, ossia concorrenza, ossia fine della rendita, fine della possibilità di vendere una licenza (data dal Comune non loro proprietà) a decine di migliaia di Euro (anche 100 / 200.000).

Così vai in macchina perdi ore a cercare parcheggio, la metti sui marciapiedi, sulle strisce, in doppia fila e poi torni a casa stanco/a oppure vedi le cronache… ubriaco/a, addormentato/a, strafatto/a certo la colpa è tua ma la colpa è anche la loro perché quando sei andato/a all’estero hai usato il taxi per uscire la sera e non è costato chissà che e non hai dovuto aspettare ore.

Ma come lavorano i tassisti di Roma?
L’altro giorno passavo a Largo di Torre Argentina c’erano 30 taxi fermi con capannelli di tassinari che chiacchieravano, chi ascoltava la radio ecc. e così è a Termini Via Veneto Fiumicino e Ciampino.

Ormai hanno delle tariffe cosi alte che con due o tre corse al giorno hanno fatto la giornata e il resto del tempo lo possono passare a chiacchierare, leggere il Corriere dello Sport e telefonare alle varie radio romane per parlare di Totti o di Lotito.

Negli altri paesi il tassinaro è, come è normale che sia, un mestiere che fa l’immigrato appena arrivato o comunque che può fare chiunque con qualche ora di formazione (due già son tante).
Qui a Roma invece è una casta che non si riesce, e non si ha il coraggio di sconfiggere.
Che certamente vive bene, e su questo non ci sarebbe niente di male, ma fa vivere male milioni di persone.

A proposito avete mai provato uno di quei sistemi di navigazione GPS tipo TOM TOM?
Vi rendete conto che chiunque può fare il tassinaro?

Personalmente ho lavorato parecchio come Pony con i recapiti urgenti, il lavoro è simile, ma più difficile… non basta arrivare davanti al portone devi poi trovare la scala, l’interno, l’ufficio, la persona ecc. ebbene in quel lavoro c’è libero mercato è pieno di ditte che si fanno concorrenza, il servizio costa poco e per guadagnarti la giornata devi fare un sacco di corse, altro che stare fermo al parcheggio di Termini ad aspettare la corsa che ti farà fare la giornata.

E non lo dico perché adesso i tassinari votano tutti Alemanno o perchè un taxi ha ucciso una ciclista un paio di mesi fa, prima i taxi erano tutti “comunisti” e questo forse ha fatto si che i loro privilegi non venissero toccati, oggi però la città è peggio di sempre e la situazione va risolta… ricopriamoli d’oro e diamogli una enorme buon’uscita e chiudiamo questo capitolo liberiamo Roma dall’essere ostaggio dei tassinari.

A proposito per Alemanno i taxi di New York sono peggio di quelli di Roma… incredibile ma vero del resto che deve dire hanno fatto tanto per eleggerlo visto che la giunta di centro sinistra timidamente voleva cambiare qualcosa.

Per finire con una risata leggete sullo sportello della macchina: Alemanno sindaco VOGLIO UNA CITTÀ SENZA TRAFFICO

Adidas Tokyo Gore-Tex hooded jacket

Rinnovato il guardaroba

In occasione dei saldi ho rinnovato il giacchetto di Gore-Tex, inidspensabile se si va in bici anche in inverno e si fa qualche chilometro… insomma 10 / 15 Km all’andata e altrettanti al ritorno.

Approfittando dei saldi ne ha guadagnato anche lo style così a metà prezzo (costava 500 Euro) ho questo “Tokyo Jacket” by Adidas. Da notare le cuciture nastrate con nastro iridato… da veri fanatici (like me).

Usato un po’ di volte sembra traspirare meglio del Gore Bike Wear (che però ha tre/quattro anni di lavoro sulle spalle) anche se al mpmento ancora un po’ rigido.

adidas_tokyo_gore-tex

sul catalogo Adidas: http://www.adidas.com/originals/ch/#/product/E95062

Il Gore Bike Wear (costò all’epoca 280 ancora non si arrende anche se con la cerniera lampo ormai bisogna avere pazienza).

P.s.: chi non ha la giacca di Gore-Tex o non ce la fa a permettersela o, se potrebbe e non la ha, non va davvero in bici in inverno

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La bici in inverno

Alcuni semplici consigli per chi continua ad usare la bici d’inverno come mezzo di trasporto o per sport.

La considerazione principale da fare è che non serve anzi è controproducente coprirsi troppo. Il grosso del calore ce lo fornirà il nostro corpo appena lo mettiamo in movimento. Quindi dobbiamo principalmente contrastare il vento freddo e, qualche volta la pioggia, ma nello stesso tempo evitare di sudare troppo.

In fondo non ci sono ostacoli ad utilizzare la bici anche in inverno, ma se d’estate e a primavera, in teoria, basta una maglietta e al resto ci pensa il sole in inverno bisogna fare delle scelte oculate per rimanere caldi e asciutti.

Il vestiario invernale

Se andiamo in bici saremo già degli affezionati delle previsioni meteo, ma se d’estate possiamo scordarcele d’inverno invece il consiglio è guardarle spesso e vedere se è prevista o meno pioggia e le temperature previste.
Andare in bici a temperature tra i 15° e i 10° è molto piacevole e non servono accorgimenti particolari. Dai 10° gradi in giù è meglio utilizzare o avere con se guanti caldi antivento, paraorecchie o cappello e calzettoni caldi e scarpe adeguate.
Siti con previsioni ben fatte: Epson MeteoKataweb (Roma)

L’obiettivo principale è non far passare acqua e aria fredda e nello stesso tempo continuare a far traspirare il corpo altrimenti con giacche impermeabili non traspiranti corriamo il rischio di una specie di effetto busta e iniziamo a sudare troppo fino a bagnarci completamente. Questo con il freddo è rischioso. Ugualmente con vestiario caldo, ma che viene attraversato dal vento, alla prima discesa o appena aumentiamo la velocità l’aria fredda ci colpirà raffreddandoci.

Esistono diversi materiali con cui viene fatto vestiario sportivo specifico sia per il ciclismo che per la montagna o altre attività all’aperto (tra questi spesso conviene scegliere i prodotti studiati per il ciclismo che magari hanno anche iserti riflettenti o un taglio più lungo sulla schiena che “copre i reni” nella classica posizione che si assume in bicicletta).

Le marche di vestiario sono moltissime, ma i tessuti specifici non molti, e se i capi sono stati realizzati con queste membrane particolari troverete grosse etichette che lo indicano… e anche dei prezzi notevoli.
Tra i più noti di questi prodotti ci sono il “Gore-Tex” che è una membrana impermeabile, antivento e traspirante (waterproof, windproof, breathable) e il “Windstopper” che è una membrana che antivento ma che anch’essa continua a far traspirare il corpo.
Si possono trovare tessuti con le stesse caratteristiche anche con altri nomi, questi sono solo i più noti.
Di solito i capi fatti di questi materiali sono abbastanza costosi, ma, se usate spesso la bici, forse vale la spesa.

Un altro elemento importante sono i guanti, se la temperatura scende sotto i 10° è meglio che siano anche abbastanza caldi e antivento (anche per mani, piedi e testa vale il discorso della traspirabilità per evitare, o limitare, il sudore).
Per la testa se si usa il caschetto l’ideale è usare una fascia per le orecchie in Windstopper (o simili) ottima per non aver freddo proteggere le orecchie e non sudare, oppure se non si usa il caschetto un cappello di lana che copra le orecchie va bene, anche se quando si spinge un po’ sui pedali può diventare “troppo caldo”.

membrana
membrana

Cosa indossare sotto?

Questo va deciso sapendo se dobbiamo poi rimanere all’aperto o andare in un… ufficio oppure se possiamo o meno cambiarci. Insomma se usciamo per andare al cinema o lavorare o per rimanere fuori in strada al freddo a lungo.

A questo punto vi giro la mia esperienza personale nel fare il corriere in bicicletta anche in inverno stare per 6/7 ore al freddo o in alcuni giorni maledetti al freddo e sotto la pioggia. Il mio vestiario è costituito da prodotti in tessuti che si asciugano rapidamente quindi anche se sudate, perchè se andate forte sudate comunque, poi si asciugano addosso in pochissimo (per questo evitare sempre per attività sportive estate e inverno il cotone dato che con il sudore vi rimane addosso uno straccio bagnato che poi in inverno non si asciuga mai).
In breve come mi vesto:

1 2 3
maglia maglia giacca
Maglia speciale della Briko che tira via il sudore dalla pelle e lo trasporta sul lato esterno della maglia. Calda e incredibilmente efficace… la tirate fuori dalla lavatrice praticamente asciutta costo sui 40 euro. Ce ne sono di simili a una decina di euro di Decathlon, ma siamo abbastanza lontani… Sopra una normale maglia da bici di quelle che si usano anche d’estate (tecnicamente sono chiamate jersey) fa un po’ di strato e asciuga comunque subito. Costo nei negozi di bici a partire da 15 20 euro ma se ne trovano spesso nei mercati dell’usato per 2 o 3 euro. Per ultima giacca in GoreTex XCR traspirante che protegge da pioggia e vento ma non ha dentro nulla come imbottitura è solo la membrana (shell). Costo ragguardevole sui 250 euro. Se ne possono trovare anche in GoreTex Pac-Lite (più sottile) ad un centinaio di euro

Quindi per scaldarci c’è quasi esclusivamente il movimento in bici (ma freddo e pioggia non ci toccano) e finchè si gira in bici non c’è problema. Se invece si deve rimanere fermi all’aperto è meglio portarsi anche un pile da mettersi una volta legata la bici.

Take a break

Dopo mesi di tentativi di riportare alla dimensione adeguata, ossia quella di persone che discutono riguardo ad un gioco di pupazzetti, alcuni atteggiamenti decisamente fuori luogo, prendo una pausa, anzi cambio squadra anche perchè più di tanto non si può rimanere a stare a fare il pompiere.

Adesso spero di tornare a passare qualche oretta spensierata giocando senza dover stare a discutere sui comportamenti di questo o quel giocatore… di questo o quel club… di questo o quel circuito.

Spero serva a tutti anche se ho ragionato in primis rispetto alla mia condizione e al mio desiderio di stare tranquillo, almeno in questo ambito.

Certo mi mancheranno gli amici e l’ambiente del Club ma il livello per altro verso si era davvero fatto assurdamente pesante rispetto al contesto… che per me è, e rimane, un gioco di pupazzetti.

So che potrebbe sembrare lo stesso atteggiamento di chi dice “vi state avvelenando per undici scemi che corrono dietro ad una palla” e infatti anche con il calcio, dal 1986 (Roma-Lecce 2-3) sono guarito 🙂 e oggi ho un rapporto sereno, gioisco e festeggio le vittorie, ma non mi rovino la vita e nemmeno la giornata per una sconfitta o un trasferimento di un giocatore.